Astringente, amaro e piccante. L’autentico extravergine

Se pensiamo al passato, alla storia, notiamo che molti prodotti alimentari hanno subito una massiccia evoluzione, soprattutto della materia prima che è passata da prodotto commodity a prodotto con un marchio di origine e tutela. Il vino da questa evoluzione ne è uscito vincitore, il consumatore oggi è in grado di distinguere le diverse fasce di prezzo a seconda della diversa qualità, delle differenze fra i diversi vini. Sul mercato internazionale invece notiamo che il consumatore non pone molta fiducia nell’olio extravergine, non è infatti disposto a pagarlo cifre nettamente superiori al semplice olio di oliva raffinato. In Italia viviamo situazioni di controsenso assoluto in cui l’olio extravergine sfuso molto spesso si colloca - come prezzo - al di sotto dell’olio di oliva raffinato.

Purtroppo ancora oggi abbiamo difficoltà a comunicare alcune caratteristiche tipiche dell’extravergine, facendo difficoltà a commercializzare prodotto autentico e di qualità. L’olio ricavato dalle olive è un prodotto molto molto complesso ma possiamo semplificare dicendo che ciò che fa la differenza fra gli extravergini è sostanzialmente la chimica. L’extravergine autentico va consumato certamente per piacere ma anche e soprattutto come investimento per la propria salute, perché sono davvero tanti gli effetti terapeutici dell’olio, a partire dagli antiossidanti. Sono tre tipi quelli particolarmente attivi nell’olio extravergine di qualità: Vitamina E, Biofenoli e Squalene.

Vinarte, per il secondo anno consecutivo, fa bella Vinalia

Vinalia si avvicina. L’evento enogastronomico previsto dal 4 al 10 agosto a Guardia Sanframondi (Bn) dal tema “Custodire un dono”, per la sua XXIII edizione, rinnova le attività che hanno impreziosito la tornata 2015. E’ il caso di Vinarte, una godibile esposizione presentata nei vicoli e le abitazioni in pietra dell'antico borgo e fruibile in tutte le serate della rassegna guardiese.

“Questo è un territorio dalle grandi potenzialità – ha spiegato Giuseppe Leone, direttore artistico di Vinarte -, che sa puntare sulle sue eccellenze, enologiche e culturali. Il nostro intento è quello di portare avanti un discorso sulle identità, sulle tradizioni produttive, lungi dal processo di banalizzazione del territorio rurale. Basi solide per un pensiero leggero – ha aggiunto - che possa porre un freno al degrado dei sistemi collinari, del paesaggio agricolo e dello spopolamento delle piccole comunità dell'entroterra campano, quell'osso del Mezzogiorno in cui si custodisce un humus culturale antichissimo, così come una spinta sinergica verso il futuroQuesta seconda edizione di Vinarte punterà su una veste tutta nuova, forte della collaborazione con Luciano Ferrara, coordinatore della sezione fotografica, protagonista di una personale dedicata alla processione dei Battenti in onore dell’Assunta, rito dal fascino atavico che da sempre è legato alle tradizioni culturali di Guardia Sanframondi. Ferrara, artista che ha segnato la scena napoletana, è un fotografo storico e non solo per la longevità e la qualità magistrale del suo lavoro, ma storico proprio nel senso quasi di "storiografico", per quella sua capacità di essere sempre in campo lì dove qualcosa accade.

Portare l’olio in vacanza, al ristorante

Si, purtroppo succede e non è nemmeno un caso isolato. Si sa, la ristorazione sull’olio molto spesso scivola e per chi è abituato a consumare extravergine di qualità durante i pasti è un problema abbastanza serio. Non c’è insalata senza olio buono, ne altra pietanza che merita di essere condita bene e apprezzata dal palato e quindi non si può rinunciare ad un buon extravergine a tavola. Cosa si fa quando si va in vacanza per esempio?

La riflessione nasce ogni anno, da diversi anni e purtroppo è sempre uguale. Nulla cambia. Quest’anno mi unisco ad una proposta lanciata da Giorgio Tamaro, produttore molisano conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, sul proprio profilo Facebook: “quando si va al ristorante portarsi dietro una bottiglietta dell'olio preferito (che sia rumignana, coratina, dritta, itrana, ortice, tonda iblea, ogliarola ecc. ecc.) metterla in evidenza sul tavolo se il ristoratore è un illuminato accetterà il confronto altrimenti sarà una bella lezione. Non è possibile rovinare un ottimo piatto con un olio scadente. Sarebbe come se a un bel quadro mancasse la firma dell'autore”.

Purtroppo anche quest’anno ho ritrovato nel ristorante dell’hotel dove sono in vacanza - peraltro in Salento, patria degli ulivi e dell’olio – un olio da olive di scarsissima qualità e difettato. Peraltro una miscela di oli di oliva dell’unione europea per la quale non ho nulla da eccepire se fosse stata di qualità. Io l’olio l’ho portato da casa, ed ho voluto portare con me un olio pugliese fra quelli che amo di più: il CRU Bio dell’azienda olivicola Monterisi di Andria, premiata fra l’altro anche al Buonolio Salus Festival 2016. E’ un monocultivar di Coratina, varietà autoctona proprio della zona di Andria, deciso e anche un po’ aggressivo. Fruttato medio tendente all’intenso con profumi vegetali che ricordano il pomodoro, le erbe aromatiche e la cicoria. Al gusto è amaro e piccante con retrogusto di cardo e rucola, carciofo e cicoria.

Chiudo col dire (per non dimenticare) che tutto questo, al di là del fatto che può sembrare una cosa simpatica, resta sempre una grande sconfitta per tutti. Per noi che facciamo cultura e comunicazione e per voi produttori che tanto vi impegnate a produrre e divulgare l’extravergine di qualità. Certo non ci fermiamo, l’attività continua, ma l’amara constatazione che un prodotto importante come l’olio da olive venga così maltrattato fa male. Molto male.


di Vincenzo Nisio tutti i diritti riservati


Per “Aspettando Vinalia”, un interessante appuntamento sulla smart land vitivinicola e rurale del Sannio Beneventano

“Aspettando Vinalia”, l’iniziativa adottata nell’attesa dell’evento in programma dal 4 al 10 agosto a Guardia Sanframondi (Bn), è stata impreziosita da un convegno su “Il Sannio Beneventano: una smart land vitivinicola e rurale”, organizzato di concerto con la Coldiretti di Benevento. Dall’incontro, svoltosi nella sala conferenze del castello medievale, sono emersi diversi spunti di riflessione.

Dopo l’introduzione di Titina Pigna (responsabile del Comitato Vinalia), che ha sottolineato che: “i tempi sono maturi per progettare per la viticoltura sannita, un modello di sistema produttivo di valore, inclusivo e sostenibile”, e  i saluti di Floriano Panza (sindaco di Guardia Sanframondi), ha introdotto il tema Giuseppe Marotta (Direttore DEMM UniSannio).

Palazzo Ducale di Piedimonte, l’impegno dei cittadini

La storica dimora dei Gaetani d'Aragona, che affaccia sul campanile della chiesa di San Tommaso d'Aquino (detta anche di San Domenico) e su quella del San Salvatore, è un immobile di indiscusso valore architettonico. E così, da qualche mese, è nato un Comitato civico proprio per intraprendere azioni a favore del recupero di questo straordinario Palazzo vecchio e decadente che sorge e domina nella zona collinare di San Giovanni, dove sorge l’omonimo quartiere. Siamo a Piedimonte Matese, in provincia di Caserta.

Palazzo Ducale è la più importante testimonianza di pietra del passato d Piedimonte.

Sabato prossimo un convegno sulla smart land vitivinicola e rurale del Sannio Beneventano

L’evento, organizzato  di concerto con la Coldiretti di Benevento e che rientra in “Aspettando Vinalia”, intende aprire una riflessione su aspetti non più rimandabili

Una rassegna che si rispetti qual è Vinalia, l’appuntamento enogastronomico previsto dal 4 al 10 agosto a Guardia Sanframondi (Bn), deve essere propositiva, aprire un dibattito, puntare a riflessioni su aspetti della vitivinicoltura che vanno posti sempre in primo piano.Proprio in quest’ottica, nell’attesa dell’evento, di concerto con la Coldiretti di Benevento, è stato promosso un convegno dal tema “Il Sannio Beneventano: una smart land vitivinicola e rurale”.

Qualche libro per le vacanze

E’ il momento migliore: l’estate, le vacanze, un po’ di tempo libero e la testa fra le nuvole. E’ il momento migliore per leggere, almeno per me, che durante l’anno ho poco tempo. Così, vorrei condividere con voi qualche titolo che mi terrà compagnia quest’anno. Dite pure la vostra se vi va, commentate, consigliateci e diteci di qualche lettura interessante!

Definito il programma della II edizione del Casavecchia Wine Festival

L’appuntamento, previsto per il 23 e 24 luglio, sarà preceduto da un importante incontro sulle opportunità di rilancio delle Strade del Vino offerte dalla Regione Campania.

Qualche giorno ancora di attesa e, poi, sarà Casavecchia Wine Festival. La rassegna, organizzata dalla Condotta Slow Food Volturno e l’amministrazione comunale (sponsor Ferrarelle), giunta alla seconda tornata e in programma per sabato e domenica prossima a Pontelatone (Ce), vuole conquistare un posto di rilievo nell’agenda dei tanti appassionati e cultori di enogastronomia. Elemento cardine dell’appuntamento è il Casavecchia di Pontelatone Doc, un rosso monovarietale meritevole di maggiore notorietà e apprezzamento che, nella due giorni, sarà proposto dalle aziende: Terre del principe; Vestini Campagnano; Viticoltori del Casavecchia; Vini Alois; Vigne Chigi; Agriturismo Fontanelle; Sclavia; Il verro; Poderi Bosco e Masseria Piccirillo beati colli.

Tutti verso le grandi peculiarità dell’extravergine, grazie ai produttori artigiani

E’ evidente che ormai si va verso la comunicazione delle qualità salutistiche dell'olio. Perchè non basta quasi più dire extravergine, bisogna comunicare le differenze e su questo l’industria olearia ultimamente sta investendo. Lo avete visto tutti, video pubblicitari ad evocare la presenza di sostanze antiossidanti provenienti da olive raccolte in anticipo e molite poco mature, presenza di  vitamina E, acido oleico e quant’altro. Noi comunicatori (chi più, chi meno), assieme alle aziende “artigiane”, stiamo indirizzando il consumatore verso la scelta consapevole educandolo alla qualità e questo tipo di comunicazione delle grandi aziende è il chiaro segno che stiamo vincendo.

Il 23 e 24 luglio prossimo torna il Casavecchia Wine Festival a Pontelatone

Una due giorni fitta di appuntamenti per il Casavecchia Wine Festival, in programma il 23 e 24 luglio prossimo a Pontelatone, in provincia di Caserta, in un ideale percorso fatto di storia, tradizioni, arte ed enogastronomia. L’iniziativa è firmata dalla Condotta Slow Food Volturno e dall’amministrazione comunale di Pontelatone, che intendono portare all’attenzione di un pubblico sempre più vasto un vitigno, il Casavecchia di Pontelatone, rappresentativo di un territorio forte di un patrimonio di biodiversità ben testimoniato dalle Comunità del cibo e dai produttori dei Presìdi locali. Ma c’è dell’altro: il progetto è teso anche a favorire una comune tutela del paesaggio (dai monti trebulani alle colline caiatine) e del patrimonio artistico, una più proficua valorizzazione e riconoscibilità dei vini e dei territori di produzione, per un maggiore sviluppo turistico sostenibile.

Arte e cultura, un connubio indispensabile per avvicinarsi all’olio. Anche con l’inganno

Uno degli obiettivi che ci siamo posti per della terza edizione del Buonolio Salus Festival è stato quello di consentire ai visitatori un rapporto diretto con l'arte, vivendola di persona e potendola così raccontare, unendola anche alla cultura della terra, alla storia, al paesaggio. L’ulivo e l’olio, così in stretta sintonia con l’arte e la cultura, sono stati perciò protagonisti della scena nel Museo Civico Raffaele Marrocco di Piedimonte Matese. Mi piace l’idea di stimolare l’attrazione del consumatore anche attraverso l’arte e la cultura, coinvolgendolo diversamente, quasi con l’inganno. Si, con l’inganno, perché molti vengono attratti dalla mostra di pittura o dalla presentazione di un libro e assaggiano anche l’olio buono, si fermano a curiosare fra le tante bottiglie, si fanno un’idea dell’Italia dell’olio e molto spesso accrescono la propria cultura sul prodotto, si incuriosiscono parecchio e diventano più consapevoli.

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